PAOLO CONSORTI, Dentro le segrete cose, 2006, Tecnica mista su tela, cm 140 x 150 |
“ La pittura si trasforma in un linguaggio multidirezionale, lucidamente visionario. La narrazione apre continue strade, lascia vagare il cervello, sovrappone metafore e allegorie. Ma ogni volta richiama le nostre esperienze, la vita interiore, i sogni e gli incubi, le cose fatte o mancate, l’ambizione di libertà e il suo maledetto trattenersi.”GIANLUCA MARZIANI - 2002
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“ …. in Paolo Consorti, l’opera continua ostinatamente a disegnare i confini di un universo opulento e splendente che al suo interno, nel cuore del suo delirio, vanifica i progetti che la storia mette in cantiere per demoralizzare quel “ sognatore definitivo” (per dirla con Breton) che è l’uomo.”ROBERTOMARIA SIENA – 1996
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“ Paolo Consorti ci propone opere
che si muovono su un doppio binario: quello fantastico
cinematografico e quello più sottilmente poetico, pittorico e
letterario. ….. Il tutto vive come una simulazione di un
fermo-immagine per un ipotetico film, magari di memoria pasoliniana,
memoria capace di mettere in gioco una visione brulicante di simboli
e di ricordi “colti”, che non intende introdurre confini tra
artificio e realtà.”
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“ Il lavoro di Paolo Consorti è
una ricognizione attorno ad un futuro in cui il tempo appare
collassato e le coordinate temporali sono incerte …. All’interno di un
universo fantastico, che ci richiama le tavole di Bosch per densità
di figure e vertiginosi accostamenti, Consorti anima situazioni e
storie sapendo mettere insieme una strenua quotidianità delle
persone, dei loro tic e della loro normalità, con un sentore molto
forte di futuro.” |
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