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Giorgio Conti |
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JOSEPH BEUYS + ITALIA /
DIFESA DELLA NATURA |
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Una premessa
2004. Sono passati vent’anni dall’operazione Difesa della
natura, promossa da Joseph Beuys in Abruzzo.
Nonostante che quest’azione filosofica, artistica,
socio-culturale, scientifica sia stata concepita in Italia,
poche sono state le iniziative per ricordare l’evento.
Eppure quel titolo/programma è diventato uno slogan
generalista, non più appannaggio delle sole associazioni
ambientaliste.
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Kassel, Paesaggio urbano contemporaneo,
prodotto dell’Azione 7000 querce
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Giacché il tempo del bello è passato...
1786. Wolfang von Goethe valica il
Brennero ed inizia il suo Grand Tour in Italia. Un viaggio
all’insegna dell’antistoricismo e del pessimismo, in quanto
considera come “non immutabili” i canoni dell’estetica
classica:
“Giacché il tempo del bello è passato, e soltanto il bisogno
e le dure esigenze materiali incombono i nostri giorni”. |
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Difesa della Natura, Foglio
dei Francobolli della Repubblica di S.Marino, 2004 |
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Dal Tirreno all’Adriatico
Dalla rivoluzione siamo Noi all’Utopia concreta
Il pessimismo antropologico che aleggiava nel pensiero e
nelle prime azioni napoletane di Beuys si trasforma
radicalmente nelle esperienze e nelle operazioni realizzate
nella Terra italiana bagnata dall’Adriatico.
Da Napoli l’artista tedesco si reca a Foggia. A Vallo
Malbasso, in una località montagnosa, ritrova i segni dei
colpi lasciati dalle mitragliatrici aeree tedesche. In
quella zona si era allenato, aviere diciannovenne, presente
sul fronte italiano, con le nuove tecnologie belliche. Ma,
nonostante le atrocità della guerra, ....
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CapriBatterie |
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Fotografare Beuys, con Beuys
Beuys non ha lasciato
ponderose opere scritte. Il suo è un comunicare che si
realizza attraverso le azioni, le opere, ma - soprattutto -
attraverso le discussioni pubbliche.
Coerentemente con i metodi steineriani privilegia la parola,
il dialogo “per me è il verbo che produce tutte le immagini.
É il segno chiave per tutti i processi di modellamento e di
organizzazione. Quando uso il linguaggio, tento di indurre
gli impulsi di questo potere... il potere della
evoluzione...”
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Genio o ciarlatano? Dopo un lungo sbadiglio venne un grande urlo
1979, novembre.
Si inaugura la grande mostra dedicata a Joseph Beuys dal Guggenheim Museum di New York. La prima, dall’inizio del dopoguerra, dedicata ad un artista tedesco. Forse l’unico artista tedesco che, in quel periodo, veniva considerato negli Stati Uniti di statura internazionale.
In quell’occasione il settimanale di grande diffusione Der Spiegel - cosa eccezionale per un artista vivente - dedica la copertina a questo evento, mettendo però nella titolazione un interrogativo: “Beuys, ciarlatano o genio? ”. Alla fine della lettura dell’articolo il dubbio non viene sciolto.
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Le altre
immagini |
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