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ME NE FREGO
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È più veloce la velocità
del pensiero o quella dell'azione? Chi lo sa... In una gara tra me e il pilota dello Shuttle vincerei
io, seduta sulla mia poltrona preferita intenta ad
esplorare galassie, come spesso mi capita di fare. Da un po' di tempo però sono stata spodestata dalle
nuove tecnologie virtuali e telematiche. La fantasia e l'immaginazione continuano a fare le loro
performance, dentro di me, ma io forse non vincerò più
gare di velocità; azione e immaginazione presto saranno
interscambiabili e ogni distanza verrà soppressa dalla
potenza della simulazione. Senza distanze da coprire, niente più futuristici elogi
della macchina e della velocità. Tanti bit e silicio e fasci ingarbugliati di fibre
ottiche, presto sostituite da informazioni ancora più
immateriali. E i brividi che mi percorrevano quieti la
schiena quando esploravo mondi fantastici? Qualcuno
potrà crearli in mia vece, forse meglio di me, più
velocemente, fatalmente. Chissà se la velocità senza
rischi, né soggettività provocherà emozioni affini alle
mie, oppure le emozioni finiranno per puzzare di
sintetico, come già la nostra vita ha iniziato a
produrre scarti maleodoranti.
Qualcun'altro risponderà per me.
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