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IL TEMPO ACCELERA FINO ALL'IMMEDIATEZZA, LO
SPAZIO SI ESTENDE FINO ALLA PROSSIMITA': ECCO IL
MONDO DEGLI AFFARI. |
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Una strana follia possiede
le classi operaie.
Questa follia è l’amore per il
lavoro. I greci, all’epoca del loro splendore,
non avevano che
disprezzo per il lavoro… Il grande problema dell’economia
non è più quello di
produrre
ma di scoprire consumatori per i prodotti.
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PAUL LAFARGUE Le droit à
la paresse, 1880. |
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Foto MANUELA MORRESI
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Abbiamo la certezza di
conoscere la velocità? Sì, almeno negli effetti, a
cominciare da quello che ci succede nel mondo del
lavoro. Stress. Ansia. Orario, timbratura del
cartellino, scadenze sempre più ravvicinate (non a
caso si utilizza il termine deadline). Ma anche nel
tempo cosiddetto libero non si scherza: fast food,
vacanze last minute, short break, “aperto anche alla
domenica” (con gran dispetto della Chiesa e dei
sindacati), lo speed dating per trovare l’anima gemella. In corsa per qualsiasi cosa… non c’è più gusto per i
preliminari. Crediamo sia venuto il momento di fermarsi
– anche un momento – a riflettere. Se si vogliono capire
le cause della velocità negli affari occorre provare a
tracciare un percorso meno emozionale ma più
aggiornato: per capire come la velocità sia oggi un
fattore competitivo e come determini scelte, e
condizioni la situazione economica e sociale.
Prima di procedere
ulteriormente, si possono ricordare alcune essenziali
definizioni. La velocità è una grandezza fisica che
esprime la rapidità con cui varia la posizione di un
corpo in moto lungo una determinata direzione. La
velocità è rappresentata da un vettore, quindi è
specificata da intensità, direzione e verso. Quando il
moto è uniforme, la velocità è costante e si determina
semplicemente dividendo lo spazio percorso per il tempo
impiegato a percorrerlo. I nostri riferimenti sono
dunque spazi e tempi. Ovvio che la velocità aumenti con
l’aumentare dello spazio a parità di tempo o diminuendo
il tempo a parità di spazio. |
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Foto LISA CALABRESE
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[...] nel mondo delle
merci, il tempo accelera fino all’immediatezza, lo spazio si allarga-allunga
fino alla prossimità.
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Foto SARA RICCI
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[...] Il contratto sociale
e il contratto salariale stanno cedendo il passo al
contratto commerciale. Non c’è più identità. Se il lavoro strutturava il tempo, oggi si privilegia
l’istante distruggendo la rappresentazione del futuro.
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