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L'IMPORTANZA DI
UN LABORATORIO
ON LINE PER LA
FORMAZIONE DI INGEGNERI CHE PROGETTANO
ROBOT
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Il passaggio
dall’autorità coercitiva, in voga nel secolo scorso, all’autorità anonima del secolo attuale è dovuta alle
necessità organizzative della società industriale
moderna… L’autorità non e'è scomparsa, né ha perso alcunché
della sua forza, ma si è trasformata nell’autorità
anonima della persuasione e della suggestione;
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ERICH FROMM |
… una fra queste: l’alta velocità
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IO, SULMANA |
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Introduzione
Presso l’Università degli Studi di Ancona, all’interno
del Dipartimento di Ingegneria Informatica, Gestionale e
dell’Automazione della facoltà di Ingegneria, è
operativo da tre anni un dottorato, di carattere
totalmente innovativo e coordinato dal prof. Tommaso
Leo, per l’educazione assistita da calcolatore. Esso si
propone di formare esperti – al massimo livello di
qualificazione rivolti anche al mercato – adatti ad
assumere responsabilità decisionali ed organizzative in
organizzazioni che abbiano l'e-learning, ovvero
l’apprendimento tramite la rete, come elemento
caratterizzante o rilevante della propria missione.
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Telelaboratorio di
Robotica:
motivazione, obbiettivi, realizzazione
I processi di apprendimento [Leo et al., 2003]
che lo studente attiva nell’ambito del
telelaboratorio, quindi in un sistema di
apprendimento basato sull’uso della rete,
appaiono ben descritti da un punto di vista
cognitivista. Ricordiamo, a questo proposito,
che sul tema dell’apprendimento e dei metodi
didattico/educativi numerose sono le correnti e
gli approcci che hanno fornito suggerimenti
teorici e pratici di rilievo e che hanno
contribuito a costituire un complesso corpus di
conoscenza: dal Comportamentismo [v.p.e. Skinner,
1974] alla scuola della Gestalt, alle più
recenti teorie neocognitiviste [v.p.e. Cornoldi,
1980]. |
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Secondo un approccio, dunque, cognitivista, quando lo studente si trova di
fronte ad un problema di controllo, generalmente
- prima di arrivare alla soluzione - effettua
diversi tentativi, ipotizza e attua procedure
differenti; dall’analisi dei risultati
dell’esperimento, se questi non corrispondono a
soluzioni corrette, rivisita le proprie ipotesi
e intraprende nuovi percorsi fino alla soluzione
che soddisfa le specifiche iniziale. Egli si
trova nella condizione di ristrutturare il
proprio campo percettivo in relazione al
problema di fronte al quale si pone, prestando
attenzione ad aspetti del problema prima
ignorati e poi invece ritenuti indispensabili
per risolvere il problema stesso.
Al fine di
ricavare il massimo vantaggio per
l’apprendimento/rendimento dello studente,
l’esperimento di telelaboratorio deve svolgersi
in “situazioni reali” e quindi esposte a tutte
le incertezze che richiedono scelte da parte
dello studente stesso. Inoltre, poiché con il
telelaboratorio ci si muove in un contesto
tecnologico, la progettazione didattica delle
attività ad esso connesse assume connotazioni
specifiche [Zucchermaglio e Alby, 2001]. In
questa direzione il docente, che decide i
contenuti e l’organizzazione del laboratorio
fruibile on line, dovrebbe definire un insieme
di aspetti, tutti di notevole rilevanza a
partire da una “collocazione” metacognitiva
dell’oggetto telelaboratorio, grazie al quale lo
studente è messo in grado di avere una visione
di insieme dello stesso, delle finalità
didattiche per il quale è stato realizzato,
degli obiettivi di apprendimento che ci si
auspica per l’utente e del funzionamento stesso
del telelaboratorio, fino ad arrivare alla
definizione dei parametri con cui è stato
realizzato l’oggetto virtuale in questione e di
quelli che ne misurano i risultati dal punto di
vista dell’apprendimento dello studente. Gli aspetti, in sintesi, sono i seguenti:
a. Elementi del quadro metacognitivo
dell’intervento didattico di telelaboratorio;
b. Criteri generali di realizzazione/produzione
di Learning Object (LO), letteralmente
traducibile con Oggetto di Apprendimento;
c. Criteri di verifica della efficacia dei
Learning Object.
Li descriviamo di seguito più
dettagliatamente [Leo et al., 2003]:
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