L'ERRORE COME PATRIMONIO AZEINDALE

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’ ALTA VELOCITÀ
non è solo una categoria tecnologica
di circuiti elettronici di ultima generazione,
deve diventare un concetto organizzativo
per essere all’altezza della sfida competitiva

del mercato del nuovo millennio.

 

 

 

Ogni settore industriale e produttivo ha le sue regole, i suoi tempi, le sue necessità, ma è soprattutto nel settore della tecnologia avanzata che il “prodotto” viene superato e diventa obsoleto in tempi sempre più brevi.
Questo dato costringe tutti a ridurre il tempo che intercorre dall’idea al prodotto finito, l’ormai famoso, famigerato, idolatrato TIME TO MARKET.
Per ridurre questo tempo si arrovellano schiere di professionisti, dai consulenti direzionali agli addetti alla pianificazione e addetti all’ottimizzazione, dai ricercatori ai progettisti, dall’organizzatore aziendale alla produzione automatizzata.
In questa sede verrà trattato un concetto ripreso dalla tradizione ma applicabile con profitto al settore dell’elettronica e dell’alta tecnologia:

L’errore come patrimonio aziendale

Questa è un’affermazione che sembra un paradosso: così non è.
Può essere considerata l’attualizzazione del detto popolare diffuso nella cultura contadina:

lo stupido non impara dai propri errori
lo sveglio impara dai propri errori
il saggio impara dagli errori degli altri.

Predisposizione, verifica, omologazione librerie per componenti CAD e simulazione

Organizzazione dei flussi per scambio e condivisione dati

Attivazione di procedure informatiche per archivio, tracciabilità e verifica attività.

Preparazione, attivazione e gestione attività “a quattro o più mani”

Oltre la non conformità, sezione problemi risolti

 

 

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