[...] a un maggiore aumento della velocità
      corrisponde una maggiore predisposizione all’oblio

      e, di conseguenza, a una diminuzione
      della celerità consegue un aumento mnemonico.

[MAYNARD SMITH Università di Michigan]

Elaborazione da video DANILO COGNIGNI

[...], a una maggiore velocità corrisponde un minor
numero di ricordi di grande intensità.
Inversamente, a una maggiore lentezza
consegue un numero maggiore di
ricordi di minore intensità rispetto ai primi.

[MONTALTO Università di Princeton]

Fondatore della cattedra di speederologia all’Università di Michigan, il professor Arthur Maynard Smith, autore di Per una velocità compatibile, edito da Nautilus nel 1992, ha dimostrato dopo anni di ricerca la relazione tra velocità e memoria.
Secondo l’insigne professore a un maggiore aumento della velocità corrisponde una maggiore predisposizione all’oblio e, di conseguenza, a una diminuzione della celerità consegue un aumento mnemonico.
“È assodato”, scrive Maynard Smith, “che un fumatore di pipa della Siberia settentrionale conserva nella memoria una quantità maggiore di ricordi rispetto a un impiegato di Los Angeles costretto a percorrere quaranta chilometri al giorno a una velocità media di ottanta chilometri l’ora; allo stesso modo, un taglialegna scandinavo può ricordare con maggiore intensità la sua infanzia e trasmetterla ai posteri più di quanto possa farlo un rappresentante di cosmetici costretto a guidare dieci ore al giorno ad alta velocità sull’autostrada”.