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«Ci hanno insegnato fin da bambini a guardare allo Stato con gli stessi occhi con cui guardiamo le montagne, i fiumi, il mare: un dato originario della natura, ineluttabile, eterno, e indispensabile alla nostra vita. Ma esistono strumenti – e Liberilibri è uno di questi – che consentono di scoprire come lo Stato sia in realtà un manufatto umano, a servizio di una cricca di abili parassiti, dedita all’oppressione e alla rapina istituzionalizzate.»
Questo è l’energico messaggio che accoglie chi varca la soglia della casa editrice Liberilibri di Macerata, e che compare in ogni sua presentazione, come nel catalogo o nel sito. Questa è stata e continua ad essere la linea guida di selezione delle sue pubblicazioni.
Si svela quindi subito al visitatore/lettore lo spirito liberale classico e libertario contemporaneo con cui vengono scelte le pubblicazioni in catalogo.
Lo stesso spirito con cui è nato l’ultimo progetto editoriale della casa editrice, il Monitore Costituzionale.
Già il nome è denso di significato.
Monitore è qualcuno (o qualcosa) che suggerisce, che ricorda e ricordando educa. Il Monitore Costituzionale si presenta dunque come una collana di testi storici fondamentali che rammentino al lettore i fondamenti costituzionali del vivere civile in Occidente.
Inoltre, il Monitore Costituzionale richiama alla mente il più noto Le Moniteur Universel, giornale di propaganda della Francia rivoluzio-naria, nato nella straordinaria data del 1789 e chiuso soltanto nel 1901, ben oltre dopo un secolo di vita. Il Monitore Costituzionale si ricollega allora idealmente a quello spirito liberale che, nelle sue forme più illuminate, percorse quegli anni di risveglio del cittadino sullo Stato assoluto, e che riecheggia anche nell’altra felice collana della Liberilibri, Oche del Campidoglio.
Ma torniamo al Monitore. |
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BIBLIOGRAFIA
M. ENDE,
Die
unendliche Geschichte, trad. it. di A. PANDOLCI,
La storia
infinita: dalla A alla Z, Milano, Longanesi, 1981.
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